La frittata di maccheroni, gustoso riciclo della pasta avanzata
La frittata di pasta è un classico della cucina napoletana, e viene comunemente chiamata frittata di maccheroni, nome con il quale genericamente a Napoli si definisce qualsiasi formato di pasta.
Anche in Sicilia, e nel Sud Italia in genere, non è difficile gustarla grazie alla innata predisposizione delle donne meridionali a riciclare gli avanzi, cosa molto in voga oggi anche nelle cucine gourmet.
Nel tempo la frittata di pasta è diventata una preparazione a sè che oltre ad essere preparata e servita a pranzo o a cena insieme ad un’insalata come piatto unico, ben si presta alle gite fuori porta, alle allegre scampagnate e pic nic grazie alla comodità di trasporto e di porzionamento.
C’è chi prepara la frittata in versione “bianca”, chi la fa “rossa”, chi utilizza i rigatoni, chi i vermicelli, i bucatini o gli spaghetti o di tutto un po’. C’è chi l’arricchisce con pezzetti di prosciutto e formaggio, o quello che si ha nel frigo così da riclicare anche gli avanzi di “salumeria” . La ricetta classica prevede solo l’aggiunta di uova e parmigiano, sale e pepe e un goccio di latte per renderla più morbida.
Frittata di maccheroni
Ingredienti
Pasta rimasta dal giorno prima (al sugo)
un uovo (preferibilmente di galline allevate all’aria aperta)
parmigiano
latte
olio extravergine d’oliva
sale e pepe q.b.
In una ciotola sbattete l’uovo con il latte, il parmigiano, sale e pepe fino ad ottenere un composto spumoso. Mettete in una padella un poco d’olio e appena caldo versatevi la pasta rimasta e buttatevi sopra l’uovo sbattuto. Compattate il composto e aspettate fino a quando la parte inferiore sarà dorata. A questo punto, con l’aiuto di un coperchio, girate la frittata e lasciatela cuocere altri 5/10 minuti. Servitela calda.