La “favazza”, specialità termitana “p’a nuttata ra Maronna”.Origini e ricetta
“A nuttata ra Maronna”, che precede la festa dell’Immacolata Concezione dell’8 Dicembre si è soliti trascorrere tutta la notte a giocare a carte e a tombola mangiando le tipicità locali immancabili sulla tavola che, simbolicamente, apre il periodo delle festività natalizie.
A Termini Imerese, nel palermitano, è tradizione preparare la favazza, una focaccia simile allo sfincione a base di pasta lievitata e condita con una gran quantità di pomodoro, cipolla, caciocavallo, acciughe salate, origano e olio extravergine.
Gli uomini di casa andavano a ritirare le teglie nere da forno mentre le donne provvedevano ad impastare per tempo alcuni quintali di farina che poi, una volta lievitata alla perfezione veniva disposta nelle suddette teglie dove si passava alla fase del condimento. In una fase iniziale si mettevano solo il caciocavallo a pezzettini, il pomodoro, la cipolla e le acciughe. A quel punto le teglie venivano riportate al forno. Dopo circa mezz’ora si inserivano gli altri ingredienti. L’uscita della teglia dal forno a legna era il momento più importante dal momento che la soffice e morbida pasta veniva irrorata di olio, caciocavallo grattugiato, origano e, immediatamente, ricoperta con un plaid per evitare di far disperdere calore e profumi. A quel punto tutti sia avviavano in fila indiana- come pellegrini verso la Mecca- con le teglie sulla testa e la festa poteva avere inizio.
Anche se questo rituale che, fortunatamente è arrivato ai nostri giorni, quest’anno subirà delle modifiche a causa dell’emergenza sanitaria globale, noi vi proponiamo, di seguito, la semplice e gustosa ricetta per prepare in casa la favuzza e mantenere viva una delle tante splendide tradizioni siciliane.
Favazza Termitana
Ingredienti
1 kg di farina di semola di grano duro
qb (circa 500 gr) di acqua
25 gr di lievito di birra
150 gr di olio EVO
1 cucchiaio di zucchero
1 presa di sale
Per il condimento
100 gr di olive nere
8 cipollotti
20 filetti di acciughe salate( facoltative per vegetariani e vegani)
8 pomodori maturi
250 gr di caciocavallo( o formaggio veg)
150 gr di caciocavallo grattugiato ( o formaggio veg)
olio extravergine d’oliva
origano q.b.
Su un ripiano versate la farina, il sale, lo zucchero ed il bicchiere d’olio e lavorate bene con le mani per amalgamare tutti gli elementi. Formate una fontana al cui centro metterete il lievito che andrà sciolto con dell’acqua tiepida. A questo punto impastate aggiungendo tanta acqua fino ad ottenere un composto omogeneo e non troppo morbido. Mettete l’impasto coperto da uno strofinaccio a lievitare in un luogo caldo almeno per un’ora. Intanto pulite le cipolle e tagliatele a listarelle sottili, pulite i pomodori e tagliateli a dadini e il caciocavallo in piccoli cubetti.
Ungete con generosità le teglie da forno e spianatevi la pasta dello spessore di circa 2 cm. Pressate nell’impasto i pezzettini di caciocavallo e (le acciughe salate). Stendete su tutta la superficie il pomodoro lasciando un bordo di un paio di cm e terminate con la cipolla tagliata. Ultimate con le olive nere e l’origano. Irrorate tutto con olio d’oliva ed infornate a 200° per circa 30/35 minuti. Appena uscita la teglia spolverizzate con il caciocavallo grattugiato un altro filo d’olio e servite fumante.