“Il Tesoro nella Pignata”: il cibo racconta la storia e la cultura del Sud Italia
Sono davvero tanti i libri il cui filo conduttore che lega il contenuto delle pagine, tra il serio e il faceto, è lo stretto nesso tra gastronomia, storia , cultura e tradizioni in un unicum inscindibile. Non tutti però accompagnano ai racconti, in parte tratti dalla storia e in parte frutto di leggende e fantasia, delle illustrazioni in grado di trasportare il lettore in una dimenSione fantastica, quasi onirica, in cui le pietanze sembrano appartenere ad un mondo di favola.
Quando ciò avviene ci si trova davanti ad un libro che oltre ad essere interessante da leggere è anche bello da sfogliare. E’ il caso del volume “ Il tesoro della pignata” di Rodo Santoro, edito da Kalòs, le cui illustrazioni sono state realizzate dallo stesso autore con tavole grafiche a tecnica mista che raffigurano alcune pietanze come appartenenti ad un mondo fantastico.
Il viaggio gastronomico comincia dalla Sicilia e prosegue poi con Napoli e il Meridione. La città del Vesuvio fu infatti – come ben raccontano le ricche e appetitose pagine di questo volume –dalla seconda metà del Duecento in poi, il più grande crogiuolo urbano d’Italia nel quale si intrecciarono e si mescolarono tutte le tradizioni gastronomiche meridionali.
«Vi è un legame intrinseco fra un evento storico o una testimonianza letteraria antica e la nascita di una pietanza particolare ma anche tra la versione originaria delle pietanze e quella che arriva fino ai nostri giorni tramandata da generazione in generazione – spiega l’autore del volume Rodo Santoro- una sorta di “telefono senza fili” il cui filtro è dato dalla somma delle esperienze dell’ascoltatore oltre che del divulgatore ».
Scritto con una forma narrativa fluida e scorrevole che intreccia l’evoluzione storico-politica della società meridionale e lo sviluppo delle relative gastronomie regionali, “Il tesoro della pignata” strizza l’occhio al noto detto “Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei” in base al quale la civiltà di un popolo, oltre che dei singoli, la si può anche misurare dalla quantità e tipologia di cibo che mangia.
Ambizione di questo libro è, dunque, coniugare la storia della tradizione culinaria del Sud Italia con la storia sociale e politica di quello che fu il più antico e più grande Stato italiano pre-unitario ovvero il Regno delle Due Sicilie.
Il libro sarà presentato al pubblico il prossimo sabato 27 aprile, alle 18, al Museo Riso di Palermo, all’interno della manifestazione La Via dei Librai. L’incontro sarà moderato da Federica Terrana, giornalista e direttore editoriale di Orogastronomico. Introdurrà Salvino Leone, direttore editoriale di Edizioni Kalós.