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Prepariamo i biscotti di SS. Cosma e Damiano in onore dei patroni di Sferracavallo

Ogni anno il borgo marinaro di Sferracavallo, si veste a festa a fine settembre, per onorare la memoria dei Santi Medici Cosma e Damiano famosi per aver curato i propri  pazienti senza pretendere nulla in cambio. Dal momento che l’evento che, ogni anno, registra “il pienone” al pari di grandi star internazionali, quest’anno non avrà luogo a causa dell’emergenza sanitaria globale, noi vi proponiamo la ricetta per preparare in casa i biscotti in loro onore.

 In un’unica occasione pare che Damiano avesse accettato da una donna riconoscente tre uova, e per questo motivo si narra che Cosma avesse detto di volere essere sepolto lontano da lui.In realtà, dopo la morte ,che avvenne in seguito a ben 5 atroci martiri (lapidazione, flagellazione, annegamento,  lancio di frecce e decapitazione), la leggenda narra che un cammello , presa voce, ricordò di unire nell’aldilà le anime dei fratelli che in vita furono tanto uniti, e così fu fatto.

Da allora nel ridente borgo di pescatori, un tripudio di colori e sapori incornicia Sferracavallo l’ultima domenica di settembre con  bancarelle variopinte riempite da ogni tipo di leccornìa. In una scelta così vasta si corre il rischio di perdersi qualcosa facendosi sfuggire proprio ciò che è tipico di questa festa.  Solo chi ama il gusto per le tradizioni, come i saggi assaggiatori, è in grado di scovare tra tante golosità quelle che sono simbolo della tradizione.

Solitamente, in questa ricorrenza,  ogni anno vi abbiamo consigliato di fare  la  fila per aspettare il vostro turno per sedervi in uno dei tanti localini sul lungomare,  affrettandovi a mangiare onde evitare che vi togliessero tavoli e sedie mentre siete ancora seduti perché i fuochi d’artificio vengono sparati proprio da lì.

In attesa dei fuochi, poi, si suole  andare in giro per le festose e variopinte  bancarelle dalle quali “salta subito all’occhio” il cosiddetto  il gelato di campagna.  In realtà non  si tratta di un gelato ma di un dolce di origine araba, fatto con zucchero colorato ( bianco, rosso, verde e marrone) , pistacchi, mandorle e canditi. È un dolce tra i più calorici che la mente umana abbia potuto concepire poiché è fatto unicamente di zucchero, anche se quando poi affondi i denti e incontri una mandorla o un pistacchio l’eccessiva dolcezza viene sapientemente smorzata dal gusto deciso della frutta secca : una vera goduria.

 

Si  passa poi alle mele candite, meravigliose nella loro perfetta sfericità decorate con zucchero caramellato dal rosso brillante, o ricoperte di cioccolato al latte, bianco o fondente cosparso di granella di mandorle e nocciole. E poi, ancora,  cubbaita di mandorle, cimino e nocciole, mustaccioli ma, soprattutto , i biscotti di San Cosma e Damiano, di diversi formati  ma tutti accomunati oltre che dalla forma tipica  dei santi, anche dalla semplicità degli ingredienti, farina e miele, che ne rende unico e inconfondibile il sapore,  ai quali anticamente si attribuiva un valore taumaturgico come se mangiandoli potessero  alleviare ogni tipo di male.
Quest’anno, dal momento che non sarà possibile compiere il classico rituale che rende speciale questa giornata in onore dei Santi Medici, vi proponiamo la semplice  ricetta per preparare in casa i biscotti in loro onore in attesa di assistere il prossimo anno al magnifico spettacolo dei fuochi che illuminano il mare di notte.

                                                                     Biscotti di San Cosma e Damiano 

Ingredienti 500 gr. farina, 500 gr. di miele ( i vegani possono sostituirlo con succo di agave ) , un pizzico di bicarbonato, un pizzico  di sale

Lavorare la farina con il miele, il bicarbonato e il sale fino ad ottenenere un impasto compatto. Con un cartone ritagliare delle sagome simili ai due santi Cosma e Damiano.  Con l’aiuto di un mattarello stendere l’impasto con uno spessore di un centimetro. Quindi posizionare la sagoma sulla pasta stesa e ritagliare il biscottorimpastando, se avanza , la pasta fino ad esaurirla. Con l’aiuto di una spatola di metallo posizionate i biscotti in una teglia foderata di carta forno ed infornate a 180° per circa 15 minuti.

Quando alla passione per il cibo, inteso nella sua accezione più nobile di storia e cultura della gastronomia, si unisce quella per la scrittura, può divenire forte l’esigenza di creare un contenitore in grado di riunire tutte le tematiche che ruotano intorno a questo inesauribile argomento.

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