I biscotti con mandorle e cannella: un dolce risveglio dal profumo inebriante
Iniziare la giornata avvolti dal profumo inebriante di biscotti appena sfornati è, di certo, un buon inizio che, di contro, potrebbe rivelarsi una “tortura” se al profumo non seguisse l’assaggio immediato di questi squisiti involucri croccanti dall’interno friabile.
I biscotti sono in assoluto il dolce che ci accompagna, sin dall’infanzia, per tutta la vita assumendo infinite forme, gusti in base alle regioni di provenienza e agli ingredienti utilizzati. Ma vi siete mai chiesti quale sia la loro origine?
Si narra che il mitico eroe Giasone, prima di partire in nave con gli Argonauti alla ricerca del Vello d’Oro, ordinò al cuoco di cuocere il pane da portare in viaggio. Però il cuoco, durante l’ultima infornata, s’addormentò come un sasso. Quando al risveglio corse al forno temendo di aver bruciato il pane, lo trovò, invece, soltanto ridotto di volume, appiattito, secco e leggero. Giasone lo volle caricare ugualmente in cambusa e fu fortunato, perché quello strano pane fu l’unico che non ammuffì, rimanendo buono e croccante, ottimo soprattutto da intingere nel vino.
Così, secondo la leggenda, nacque l’antenato dei biscotti, chiamato dai latini “panis nauticus” (la “galletta” dei marinai) o “biscoctus“, ossia “cotto due volte”. Gli antichi romani impararono, in seguito, a rendere dolce l’impasto dei biscotti, il buccellatum e la offa, da cui deriva il termine ormai raro e desueto di “offella“ come testimonia lo storico Polibio (202-120 a.C.) All’inizio del Medioevo l’ “Arte della Biscotteria” si perfezionò nei conventi; i monaci, ad esempio, non divennero celebri solo per la loro bravura nel trascrivere i manoscritti, ma anche per aver inventato un’offa al miele conosciuta in tutta la cristianità.
In seguito nacquero botteghe artigiane laiche e il Medioevo vedrà una serie di furibonde polemiche tra le corporazioni dei Panettieri e dei Pasticceri che pretendevano, ciascuno, di avere il monopolio esclusivo per la fabbricazione dei biscotti. I commerci con l’Oriente arricchirono, ben presto, i biscotti di sapori nuovi: quelli delle spezie quali cannella, pepe, anice, chiodi di garofano.Da quel momento non esiste limite alla fantasia di panettieri e pasticceri nella creazione di biscotti aromatizzati e speziati che contribuiranno ad identificare un territorio , basti pensare agli amaretti di Saronno , i cantuccini toscani, i brutti ma buoni in Lombardia e Piemonte, il tarallucci al centro sud solo per citarne alcuni.
Per coloro ai quali fosse venuta voglia di impastare biscotti e di gustarli fragranti appena sfornati, di seguito riportiamo la semplice e gustosa ricetta dei biscotti di frolla alle mandorle e cannella .
Biscotti alle mandorle e cannella
Ingredienti
200 gr.di farina di grano tenero
100 gr. di margarina vegetale (senza grassi idrogenati)
100 gr. di zucchero (di canna)
200 gr. di mandorle tostate
un cucchiaino abbondante di cannella
un pizzico di lievito per dolci ( o di bicarbonato)
Lavorate la farina con il burro in modo da ottenere un composto sabbiato, quindi unire lo zucchero, il lievito, le mandorle tostate intere e la cannella . Quando avrete ottenuto un composto omogeneo, fate con le mani dei biscotti di media grandezza dalla forma imperfetta e disponeteli su una teglia foderata di carta forno . Infornateli per circa 15 minuti a 180° in forno preriscaldato a 200°. Serviteli dopo averli fatti raffreddare per colazione o merenda.