Caciocavallo “all’argentiera”, quando l’arte di arrangiarsi fa miracoli
Sono tante le ricette siciliane da cui si evince che una delle peculiarità degli abitanti di questa isola è stata in passato – e in molti casi lo è anche oggi – l’arte di arrangiarsi. A provarlo le numerose pietanze, come il caciocavallo all’argentiera, che nascono dall’ingegno delle classi meno abbienti che, non potendosi permettere ingredienti costosi, hanno rivisitato alcune pietanze proponendone versioni più economiche ma altrettanto gustose.
Tra i tanti aneddoti legati a questo piatto tipico siciliano, il più noto racconta la storia di un argentiere palermitano che, caduto in miseria, imparò a cucinare il caciocavallo nello stesso modo in cui era solito preparare la carne che non poteva più permettersi perché divenuta troppo cara per le sue tasche.
La variante della pietanza era così ben riuscita che gli permetteva di nascondere al vicinato le sue ristrettezze economiche: il profumo che si spandeva in tutto il quartiere era, infatti, molto simile a quello della ricetta originaria realizzata con la carne.
Ecco di seguito la semplice ricetta per preparare questa gustosa pietanza che non ha proprio nulla da invidiare all’equivalente piatto di carne preparato con lo stessa modalità.
Caciocavallo all’argentiera
Ingredienti (per 4 persone)
- 4 fette di caciocavallo ragusano spesse 1 cm
- 2 spicchi d’aglio
- aceto bianco
- origano
- olio extravergine d’oliva
- sale e pepe q.b.
Tagliate il caciocavallo a fette spesse 1 cm. In una padella versate un filo d’olio d’oliva ed uno spicchio d’aglio tagliato a fette. Aggiungete il caciocavallo e lasciate che si ammorbidisca prima da un lato e poi dall’altro. Quando il caciocavallo si sarà ammorbidito da ambo i lati, alzate la fiamma, spruzzate con 2/3 cucchiai di aceto bianco e lasciate evaporare l’aceto. Servite su un piatto da portata aggiungendo dell’origano e del pepe nero macinato al momento.