Arriva Solea, l’olio extra vergine nato dall’utilizzo ibrido dei terreni
Dalla passione per il buon cibo e per l’enogastronomia in generale e da un’esigenza generata per essere a norma con il suo progetto, l’imprenditore ragusano Enrico Spadola da vita a Solea, l’olio extra vergine nato dall’utilizzo ibrido dei terreni.
Nel 2011 Enrico decide di realizzare su terreno agricolo un campo fotovoltaico, l’istallazione a terra della tecnologia che permette lo sfruttamento del potenziale solare, fonte di ricchezza e biosostenibilità, avendo un impatto ambientale quasi nullo, nella zona di Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa.
L’autorizzazione per l’installazione prevedeva anche l’obbligo di piantumare, sul perimetro di tutta l’area dell’impianto, alberi di ulivo per creare con questi una fascia alberata che servisse da schermo visivo come impatto di mitigazione ambientale.
Per questo scopo sono state messe a dimora seicento piante di Tonda Iblea, Moresca, Biancolilla e Verdese, che già nel 2012 sono andate in produzione, fornendo un olio dalle ottime caratteristiche qualitative tali da far nascere nella testa dell’imprenditore l’idea di iniziare a produrre, mettendo in atto tutte le cure necessarie, un olio di alta qualità, autentico, anche partendo dal terreno in cui è fatto: nessun trattamento e zero concimazioni, solo potature e irrigazioni “d’emergenza” in caso di deficit idrico.
Anche le fasi della molitura e della conservazione sono state curate attentamente per raggiungere lo scopo. Le olive, infatti, entro dodici ore dalla raccolta, effettuata rigorosamente a mano, vengono molite in un frantoio di Ragusa che utilizza il metodo di spremitura a freddo a due fasi, un processo che contribuisce a preservare tutte le caratteristiche organolettiche dell’olio.
Per evitare ossidazioni, l’olio viene poi stoccato in appositi contenitori di acciaio inox sotto azoto, posti in locali a temperatura controllata. L’idea di fare un olio di qualità, seguendone tutte le fasi di produzione, per raggiungere risultati elevati, è stato ciò che ha spinto Enrico a non lasciare allo stato brado il suo campo e a continuare a curarlo. Nei primi anni è stata fatta una prova di vendita a privati, ospiti delle case vacanze che Enrico possiede a Marina di Ragusa, etichettato con lo stesso nome dell’attività.
L’inverno scorso è nata l’etichetta con il nome SOLEA, che racchiude i due sostantivi “Sole”, in riferimento ai pannelli fotovoltaici alimentati dal sole, da cui tutto è partito, e “Olea”, proveniente dal latino oleum.
Il nuovo olio, frutto della raccolta di quest’anno effettuata negli ultimi giorni di settembre, sarà imbottigliato con il nuovo marchio Solea, per essere proposto alla ristorazione e botteghe di nicchia. Nei progetti futuri la previsione di piantumare altri alberi, suddividendoli per varietà per poter produrre in futuro anche degli oli mono-varietali.