Al Rada di Positano il nuovo trend culinario di Nunzio Spagnuolo
Esiste un luogo a Positano, località ad “alto tasso di bellezza” , in cui l’armonia, la grazia e l‘intimità sono di casa.
Si tratta del Rada, incantevole locale ubicato sulla Spiaggia Grande, dove poter trascorrere una piacevole serata avvolti da una magica atmosfera d’acqua e di luce che caratterizza questo locale come suggerisce il termine “rada”, tanto caro agli appassionati di barca a vela, che indica una insenatura, riparata dall’azione dei venti e dalla violenza delle mareggiate, dove le imbarcazioni possono sostare in sicurezza al riparo dalle correnti.
Questo luogo nasce dall’ idea dell’ imprenditore ed esperto di accoglienza Peppe Russo “figlio d’arte”: suo padre è Black, noto ristoratore che gestisce il primo ristorante nato a Positano (lo “Chez Black”, tanto amato da De Sica e ai cui tavoli si sono seduti Sean Connery, Anthony Quinn, Federico Fellini, Sofia Loren, Gina Lollobrigida, Jessica Alba e tanti altri).
Ma se è vero, e lo è, che l’occhio vuole la sua parte, lo è altrettanto che anche il gusto “pretende” la sua e così, al panorama mozzafiato di cui si gode dai tavoli del Rada si aggiungono le creazioni dello chef executive della struttura, Nunzio Spagnuolo caratterizzate da uno stile semplice ed elegante.
Lo chef, reduce da numerose collaborazioni “stellate”, tra tutte quella con Gualtiero Marchesi, ha applicato nella cucina del Rada i concetti alla base della nota “Moda Mare Positano” – ovvero semplicità, artigianalità, eleganza – avviando una tendenza gastronomica che potrebbe essere definita, parafrasando la nota manifestazione estiva, “Cibo, Mare… Positano”, tre elementi per una dinner experience esclusiva.
Classe ’79 il giovane chef di Torre del Greco, dopo l’alberghiero, ha iniziato la sua attività di cuoco affiancando Enrico Cosentino, l’ideatore degli scialatielli. Dopo un’importante esperienza londinese, è tornato in Italia alla “corte” del maestro Gualtiero Marchesi che gli ha permesso di lavorare al Relais & Chateaux “L’Albereta”, in Franciacorta, poi a Parigi, a Porto Cervo ed, infine, a Roma. Dopo una lunga parentesi lavorativa in Campania, Nunzio è tornato ad affiancare Marchesi in qualità di responsabile di cucina presso l’“Hostaria dell’Orso”. Hanno fatto seguito altre importanti esperienze presso rinomate strutture ubicate lungo la Costiera Sorrentina, poi a St. Moritz fino a diventare Personal Chef Cruise di un magnate Russo, il 26esimo uomo più ricco del mondo.
Il richiamo della sua terra è forte, così è tornato in Campania e – dopo importanti e durature collaborazioni presso ristoranti ubicati nell’area vesuviana – è ora chef executive del Rada di Positano. Una carriera lunga più di vent’anni che, nonostante lo abbia portato in posti sempre diversi, lo ha fatto guadagnare un pubblico di affezionati disposti a seguirlo ovunque pur di mangiare uno dei suoi piatti cult, come lo “Spaghettone cacio e pepe con stracotto di manzo e pesto di carote”.
Considerando che le eccellenze dell’enogastronomia Made in Campania, e la ricchezza del patrimonio culturale e naturalistico di questa regione sono le motivazioni di viaggio per i turisti italiani e stranieri in vacanza a Positano, lo chef predilige le piccole produzioni locali, seleziona solo ingredienti di primissima qualità, meglio se a filiera corta, a cui abbina ingredienti anche insoliti. Così il primo antipasto del menù del Rada è un gran crudo di mare con granita Franciacorta e lime, mentre in un altro antipasto la triglia si arricchisce di una salsa ai ricci e schiuma di latte.
Sorprendenti i primi: il risotto Carnaroli con i piselli incontra la pescatrice e lo zabaione al limone; giocano in casa gli ingredienti di un altro primo piatto, ovvero i paccheri di Gragnano con gambero rosso, melanzane e stracciata di bufala; le tagliatelle romagnole sposano i totani e le patate alla praianese (ricetta tipica della Costiera Amalfitana). Tra i secondi lo chef consiglia l’astice alla salsa bernese allo zafferano e il filetto di rombo in crosta mediterranea con purea di patate alla vaniglia e sorbetto al sedano. E anche i dessert devono essere all’altezza di un menù così importante facendo incontrare, ad esempio, il pistacchio con i lamponi e il Campari per un connubio sorprendente ed inaspettato.
Sebbene si tratti di un luogo molto romantico perfetto per le cene a lume di candela vi è spazio anche per il divertimento nella terrazza panoramica che ospita il mondano lounge bar Fly, mentre al piano terra si trova la storica discoteca più bella della Campania, ovvero il “Music on the Rocks” (punto di riferimento della movida costiera). Suggestiva anche la cantina scavata nella roccia come tutti gli altri ambienti fin qui descritti.